Queste righe sono dedicate ai veri Duri che viaggiano in moto in solitaria in lande "selvagge", quelli tipo me ma Duri veri e convinti di esserlo, quelli che dormono in terra senza materassino, che mangiano solo selvaggina uccisa da loro stessi o nei casi estremi serpenti crudi, quelli che sfregano i fiammiferi sui jeans per accendere un pezzo di sigaro tipo Clint quando faceva il Cavaliere Pallido e se non hanno i jeans li sfregano sulla faccia di chi non ritengono al loro livello.
Il fuoco per il bivacco lo accendono invece sfregando insieme due legni, facendo ruotare la punta di uno sull'altro tramite un archetto autocostruito e alla prima scintilla alimentano il fuoco con foglie e soffiano per ravvivarlo.
Il fuoco si accende sempre all'istante anche sotto la pioggia.

Nella dotazione del motoviaggiatore duro e puro ed anche brutto, sporco e cattivo ci sono in primis le salviette profumate umide, sìa per le mani ma anche per un altro distretto del corpo, se mai capitasse di beccarsi un mal di pancia di quelli che non danno alternative: parto improcrastinabile da portare a termine sul posto.
E sarà consigliabile ci sia un coltellaccio da Marine tipo Rambo, sia per farsi la barba al mattino (farsi la barba col coltellaccio senza schiuma e con la faccia asciutta è da duri), ma anche per lo stesso motivo delle salviette umide.

Importante: per la barba meglio il lato affilato e non quello fatto a sega, tanto viaggiando da soli nessuno può vedere.
Il lato fatto a sega può servire nel caso specifico per tagliare due alberelli nel bosco del diametro di un avambraccio, doglie permettendo: uno va appuntito con una scure, che poi vedremo a che serve la scure, l'altro va tenuto della lunghezza di circa 3 metri e mezzo e a una estremità va fissato il coltellaccio da Rambo con una striscia di cuoio, in mancanza di una liana, o al limite con due fascette di plastica (le fascette non sono da Duro ma nessuno vede), come fosse una lunga lancia o un lungo pungolo.

Quello appuntito con l'accetta, di circa un metro e sessanta, va piantato nel terreno nel posto prescelto.
Questa procedura è usata da secoli dai Cosacchi e dai Lapponi.

 Il vero Duro si china per fare finalmente quel che scappa, usando il bastone corto per tenersi saldo e non rischiare di cadere su quello che sta depositando, quello lungo col coltello viene imbracciato saldamente con il destro, se è destro, e gli serve per tenere a bada i lupi: è il cosiddetto cesso del Cosacco (o del Lappone).


 Veniamo alla scure: va tenuta a portata di mano per gli orsi, augurandosi ne arrivi solo uno per volta.

 Va lanciata in modo che gli si pianti nella fronte proprio in mezzo agli occhi.


 Siccome può capitare che gli arrivi dalla parte del manico (specie se il Duro non ha fatto pratica a casa ma anche per la posizione di svantaggio in cui è) e gli fa un baffo, dato che il coltello da Rambo con gli orsi lo riesce a usare solo Rambo, conviene usare il sistema di Walker Texas Ranger quando incontra un animale selvaggio che gli sbarra il passaggio: lo guarda con due occhi di ghiaccio, sguardo fisso nei suoi occhi, l'orso girerà su sè stesso e scapperà in preda al terrore.

Mai allenarsi a fare gli occhi di ghiaccio davanti a uno specchio, potrebbe capitare di dover fuggire lontano in preda al terrore.
 Ma per quanto Duro e puro, brutto sporco e cattivo il nostro Mototurista Selvaggio non è Walker e l'orso non è un semplice lupo, allora deve aggiungere agli occhi di ghiaccio il ghigno di Rambo quando scarica un caricatore di un centinaio di colpi addosso a un povero Vietcong che è armato solo di due bastoni, poveraccio, uno corto e appuntito e uno lungo tre metri e forse ha pure un mal di pancia da bestie: anche i Vietcong pare usassero il cesso del Cosacco ovvero del Lappone.
Col Ghigno di Rambo non si sbaglia.
Mai.